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11 Aprile, celebriamo il mare!

E’ al mare che molti di noi si rivolgono quando cercano una risposta che non si trova. E sempre quei molti di noi hanno i ricordi più belli legati proprio alle giornate trascorse davanti alle onde, immersi nell’acqua salata, con la sabbia sotto i piedi ed il sole a scaldare la pelle. 

Noi, molti di noi, tutti, abbiamo una sola occasione per proteggere il nostro tesoro blu: lo dobbiamo preservare dall’inquinamento, abbiamo il dovere tutelare le biodiversità dell’ecosistema marino. Dobbiamo tutelare il mare dal nostro vivere poco ecosostenibile, dobbiamo capire che è fonte di vita e che può essere anche una risorsa preziosa se ne attingiamo in modo logico, se lo gestiamo in maniera efficace. 

In Italia l’11 aprile si celebra la Giornata Nazionale del Mare, istituita con decreto legislativo 229/2017. Si tratta di un momento in cui si intende valorizzare il mare come risorsa culturale, scientifica, ricreativa ed economica. La data italiana è anche l’occasione per sensibilizzare i più giovani nei confronti di queste tematiche e nel rispetto dell’ambiente marino e dei suoi abitanti. 

In quanto isola, la Sardegna gode della meraviglia blu, il legame che tutti gli isolani del mondo hanno con il mare è di tipo viscerale, intimo, di una potenza straordinaria. Sensazioni quasi impossibili da spiegare a chi il mare non lo vive appieno. Nei confronti del mare si vive quasi in religioso rispetto. La sua importanza è sempre stata strategica per le civiltà del passato e lo è anche per i popoli di oggi. 

Dal punto di vista ambientale, intorno al mare ruotano molte leggi e norme volte alla sua protezione, ma non sempre è facile farle rispettare. La creazione delle Aree Marine Protette ha reso più sensibili i cittadini che hanno potuto godere maggiormente di zone costiere quasi incontaminate. 

In Italia sono 27 le aree marine protette, 2 i parchi sommersi per un totale di 228.800 ettari di mare e 700.000 km di costa. In Sardegna le AMP sono cinque, la superficie ricoperta da queste zone preziose supera i 133 mila ettari: 

  • Area Marina Protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre.
  • Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo.
  • Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana.
  • Area Marina Protetta Capo Carbonara.
  • Area Marina Protetta Isola dell’Asinara.

Ci sono poi, dei luoghi incantati che non fanno parte delle AMP ma sono comunque molto tutelati sia da parte delle amministrazioni locali che dai cittadini stessi. Luoghi, quelli in elenco, che non si possono perdere durante una vacanza, seppur breve nel cuore del Mediterraneo.  

L’Italia, insieme al Regno Unito, Germania, Francia e Spagna è uno dei Paesi che contribuisce maggiormente alla vitalità dell’Economia Blu dell’UE. Se saremo in grado di tutelare l’ecosistema marino, potremo beneficiarne tutti e sempre. Solo per fornire alcuni dati: dal Rapporto Ioc-Unesco 2021 è emerso che è necessario che ciascun Paese adotti una gestione 100% sostenibile delle proprie acque nazionali entro il 2025 con azioni combinate (dallo sviluppo di energia rinnovabile basata sull’oceano allo stoccaggio del carbonio nei fondali marini) che potrebbero ridurre il divario delle emissioni fino al 21% su una riduzione di 1,5 °C e fino al 25% su una riduzione di 2 gradi centigradi.