Preparativi in corso per la Blue Surf Fest – La Sagra del Surf 2023! Dal 20 al 22 Ottobre, la meravigliosa Marina di Putzu Idu in Sardegna si trasforma in un palcoscenico di sport, inclusione e celebrazione della diversità.
Spiagge a numero chiuso in Sardegna
Scopriamo insieme le spiagge a numero chiuso della Sardegna nel 2023, luoghi di incredibile bellezza naturale dove le acque cristalline si incontrano con la macchia mediterranea. Queste spiagge, per preservare la loro bellezza e prevenire il sovraffollamento, richiedono una prenotazione.
Torre dei Corsari, perla della costa occidentale sarda
Torre dei Corsari è una località turistica della costa verde ed è considerata una perla nella costa occidentale sarda
L’Ichnusaite – il minerale più raro del mondo
L’Ichnusaite è un minerale estremamente raro, molto più raro dei diamanti o degli smeraldi. È stato scoperto per la prima volta nel 2013 a Punta de su Seinargiu (Sarroch) in Sardegna.
Caretta Caretta, un nido sulla spiaggia di Arborea
E’ arrivata tra le onde della spiaggia di Arborea nella notte tra il 25 ed il 26 giugno 2021, ha raggiunto la riva e ha scelto di deporre le sue 98 uova su una spiaggia che non ha la nomea di quelle più gettonate sia dai turisti che dai suoi simili: un esemplare di Caretta Caretta di circa 75 cm di lunghezza ha fatto il suo regalo alla costa ovest della Sardegna.
Lo ha fatto davanti agli occhi increduli di due pescatori che hanno subito chiamato la sindaca Manuela Pintus e con lei sulla spiaggia della Strada 28 sono arrivati gli esperti dell’Area Marina Protetta Sinis Mal di Ventre, i ricercatori del CNR IAS Andrea Camedda e Andrea De Lucia, i veterinari della Clinica Duemari di Oristano. I biologi del Centro di recupero del Sinis, il Cres, lavorano per il benessere delle tartarughe marine e fanno parte della Rete regionale per la conservazione della Fauna Marina.
L’evento non è raro in Sardegna ma lo è sulle coste dell’oristanese: l’ultima volta la deposizione delle uova fu documentata a Is Arenas nel 2003. I ricercatori sono tornati di prima mattina per effettuare una traslocazione: il termine tecnico indica un trasferimento delle uova dal nido originario ad uno nuovo, creato dai biologi ed in un luogo sicuro rispetto a quello lavorato dalla Caretta Caretta. Si tratta di un’operazione che si rende necessaria qualora la nidiata si trovi in pericolo, in questo caso i ricercatori temevano le mareggiate perché l’esemplare di tartaruga marina ha deposto a pochi metri dalla battigia.
I piccoli di Caretta Caretta prenderanno il largo tra fine agosto ed inizio settembre 2021 e pochi giorni prima verranno posizionate delle foto trappole per immortalare il lieto evento e capire quante uova si saranno schiuse, quante nuove vite correranno verso il mare.
Cosa fare se ci si trova davanti ad una Caretta Caretta che depone? Tenere una distanza di svariati metri, non avvicinarsi al nido dopo che la Caretta ha deposto, non puntare luci verso l’animale, non fare rumori. Avvisare immediatamente le autorità competenti: Guardia Costiera, Corpo Forestale oppure i Carabinieri.
Si anima “Walking in the Sinis”, l’esposizione di Salvatore Fenu
C’è Nettuno, ci sono i Pirati alla deriva e c’è La Surfista. Sono solo alcuni dei quarantadue personaggi che dal 18 al 20 giugno prendono vita nelle installazioni dell’artista Salvatore Fenu, che ha scelto lo spazio di costa tra lo scivolo di Mandriola e Capo Mannu, nella marina di San Vero Milis, per esporre le proprie opere in “Walking in the Sinis. A journey into the sea waste art”.
Il lavoro artistico di Salvatore Fenu ha un forte valore ambientale: a passeggio tra la macchia mediterranea ed il mare, il visitatore prende coscienza del grave problema dell’inquinamento dei nostri mari e dei nostri litorali. Infatti, le opere di Salvatore Fenu sono state realizzate con rifiuti portati dalle onde, plastiche che nel mare hanno vagato per mesi per poi concludere il proprio viaggio sulla sabbia delle spiagge del Sinis, in particolare a Is Arenas, Putzu Idu, Sa Rocca Tunda, Sa Mesa Longa. Occhi ed espressioni che narrano al visitatore il proprio viaggio nel Mediterraneo, trascinati dalle correnti.
Salvatore Fenu ha deciso di vivere stabilmente nel Sinis fin dal 2001, ha scelto di lavorare a contatto con la natura. In “Walking in the Sinis” è tangibile la scelta di Fenu di lavorare a contatto con la natura, di fare propria l’arte povera e del riciclo creativo di matrice ideologica. “Persi o abbandonati come uomini alla deriva, gli objets trouvés riacquistano dignità in un nuovo ciclo di vita- spiega Flaminia Fanari, curatrice dell’esposizione insieme a Paolo Sirena- rinnovando l’equilibrio sociale tra forme organiche e inorganiche, e vedono nell’impronta green una possibilità di riscatto e nelle proprie imperfezioni il marchio originale di un’esperienza autentica, compiuta, perfetta”.