Le onde di Capo Mannu hanno fatto da palcoscenico ad una dimostrazione di talento e abilità, mentre i Campionati Assoluti di Surf hanno incoronato i migliori surfisti italiani in due indimenticabili giornate. Venerdì 10 e Sabato 11 novembre la mecca del Surf sardo ha richiamato numerosi appassionati ed un folto pubblico sulla costa di San Vero Milis.

Capo Mannu incorona i nuovi Campioni Italiani Assoluti di Surf al Mini Mapo i migliori atleti del panorama nazionale tra le onde dei FISSW Surf Games

Durante il 10 e 11 novembre, le onde di Capo Mannu, sulla costa di San Vero Milis in Sardegna, hanno ospitato i Campionati Assoluti di Surf, attirando numerosi appassionati e un ampio pubblico. L’evento, organizzato dai Surf Club locali Eolo Beach Sport e Is Benas Surf Club, ha visto il supporto tecnico della Federazione Italiana Surfing (FISSW) e dei giudici della World Surf League (WSL).

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Si anima “Walking in the Sinis”, l’esposizione di Salvatore Fenu

C’è Nettuno, ci sono i Pirati alla deriva e c’è La Surfista. Sono solo alcuni dei quarantadue personaggi che dal 18 al 20 giugno prendono vita nelle installazioni dell’artista Salvatore Fenu, che ha scelto lo spazio di costa tra lo scivolo di Mandriola e Capo Mannu, nella marina di San Vero Milis, per esporre le proprie opere in “Walking in the Sinis. A journey into the sea waste art”. 

Il lavoro artistico di Salvatore Fenu ha un forte valore ambientale: a passeggio tra la macchia mediterranea ed il mare, il visitatore prende coscienza del grave problema dell’inquinamento dei nostri mari e dei nostri litorali. Infatti, le opere di Salvatore Fenu sono state realizzate con rifiuti portati dalle onde, plastiche che nel mare hanno vagato per mesi per poi concludere il proprio viaggio sulla sabbia delle spiagge del Sinis, in particolare a Is Arenas, Putzu Idu, Sa Rocca Tunda, Sa Mesa Longa. Occhi ed espressioni che narrano al visitatore il proprio viaggio nel Mediterraneo, trascinati dalle correnti. 

Salvatore Fenu ha deciso di vivere stabilmente nel Sinis fin dal 2001, ha scelto di lavorare a contatto con la natura. In “Walking in the Sinis” è tangibile la scelta di Fenu di lavorare a contatto con la natura, di fare propria l’arte povera e del riciclo creativo di matrice ideologica. “Persi o abbandonati come uomini alla deriva, gli objets trouvés riacquistano dignità in un nuovo ciclo di vita- spiega Flaminia Fanari, curatrice dell’esposizione insieme a Paolo Sirena- rinnovando l’equilibrio sociale tra forme organiche e inorganiche, e vedono nell’impronta green una possibilità di riscatto e nelle proprie imperfezioni il marchio originale di un’esperienza autentica, compiuta, perfetta”.