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Al via la 12^ edizione dell’Open Water Challenge

Il 25 Settembre la suggestiva Sinis Sup Marathon

Sabato 24 al via la 12^ edizione dell’Open Water Challenge che per l’edizione 2022 si snoda in due fine settimana speciali: quello del 24-25 settembre con le prove e la Sinis Sup Marathon a cui parteciperà anche Cecilia Pampinella, neo campionessa d’Europa di Sup, mentre nel fine settimana del 1-2 ottobre l’organizzazione di Eolo Beach Sports porta in Sardegna il Gran Prix – Campionato Italiano di Wing Foil. 

Le acque del Golfo di Oristano ospitano ancora le grandi competizioni sportive. 

Scopri il programma della manifestazione: http://www.openwaterchallenge.it/owc2022/programmi-owc-fall-2022/ 

Sport, divertimento, musica e dj set in spiaggia: a Torre Grande si saluta l’estate con una festa lunga due week end. 

Sabato 24 settembre sarà la giornata dedicata alle attività amatoriali di Sup, Wingfoil, Windsurf, Hobie Cat e agli altri water board sports. Domenica 25 si entra nel vivo con la Long Distance di stand up paddle, l’ambitissima Sinis Sup Marathon che vedrà gli atleti e gli amanti della disciplina pagaiare nelle acque del Golfo di Oristano e nelle acque antistanti il suggestivo sito archeologico di Tharros, città fenicio-punica. 

La Sinis Sup Marathon è aperta a tutti: chi vorrà partecipare, dovrà iscriversi presso l’Eolo Beach Sports o sul sito http://www.openwaterchallenge.it/owc2022/iscrizione/ 

Si potrà prendere parte alla regata con tavole di ogni lunghezza che potranno essere utilizzate su due tracciati differenti: il primo, con distanza approssimativa 16 km (8,64 n.mi), con partenza dallo spiaggione da San Giovanni di Sinis, circumnavigando Capo San Marco, costeggiando il sito archeologico di Tharros, via via in un downwind a favore di corrente fino all’Eolo Beach Sports di Torre Grande;

Il secondo percorso, quello che si adatta agli amatori, avrà una distanza approssimativa 8 km, (4,31 n.mi): si partirà dalle acque antistanti l’antica città fenicio punica di Tharros, oggi sito archeologico fino a raggiungere la spiaggia di Torregrande. 

Entrambi i tracciati potranno subire variazioni in base alle condizioni meteo marine. Il percorso sarà configurato in base alle correnti e alle condizioni di sicurezza, delimitato da boe sia alla partenza che all’arrivo. 

Quella del 24 settembre sarà una giornata dedicata al Test-day con prove libere, avvicinamento alla specialità con scuola di wing-Sailing, attività d’intrattenimento e, in rapporto alle condizioni meteo, altre gare di Slalom e/o Long Distance alla portata di ogni livello tecnico, garantendo uno show altamente spettacolare. 

Spazio anche ai Match-Race di Windsurfing Vintage e Hobie Cat, nonché alla neonata disciplina velica del WingFoil con le attività amatoriali, dando vita ad un vero e proprio raduno di appassionati e neofiti con sport, intrattenimento e tanto divertimento. 

Sabato 1 e domenica 2 ottobre, l’Open Water Challenge e l’Eolo Beach Sports ospitano per la prima volta il Gran Prix – Campionato Italiano di Wing Foil CKWI 2022, questo fine settimana garantirà uno spettacolo nazionale con regate di alto livello. 

Foto Luca Piana e Gloria Musa

Gli agonisti si daranno battaglia nel Golfo di Oristano, sul classico percorso upwind/downwind o su circuiti racing, a discrezione del Comitato di Regata e in base alle condizioni meteo. Tutti raggiungeranno Torre Grande per contendersi i preziosi punti utili per scalare la classifica nazionale. 

Il titolo di Grand Prix accredita l’evento organizzato dall’Eolo Beach Sports tra i più rilevanti del programma annuale, conferendo prestigio e assicurando ai vincitori un montepremi oltre ai punteggi per la classifica assoluta. 

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.openwaterchallenge.it e sulle pagine social Facebook e Instagram @ OWC Oristano.

Eddy Piana, organizzatore OWC. “A Torre Grande, con la Sinis Sup Marathon e il Campionato Italiano di Wing Foil chiudiamo un’altra grande stagione sportiva sotto il segno dell’Open Water Challenge, un contenitore di eventi che a maggio ha ospitato la Formula Kite Youth World Championship e che potrà riservarci grandi sorprese nella primavera del  2023. Ringraziamo gli enti istituzionali e gli sponsor che credono nel nostro lavoro.”

Sebastiano Cau, presidente Eolo Beach Sports. “Vivace e dinamica, la realtà di Eolo Beach Sports offre il grande spettacolo in diversi periodi dell’anno. Grazie ai tesserati e a quanti mettono in campo le proprie competenze per far sì che gli eventi siano sempre tra i più apprezzati dal mondo delle diverse discipline che abbracciamo: dal Kiteboarding al WingFoil, dal Windsurf al Sup fino ad arrivare al Beach Tennis. Siamo fieri e orgogliosi di ospitare i grandi mondiali e i campionati nazionali delle attività acquatiche e sulla spiaggia. Aggiungo con orgoglio che la settimana prossima la squadra di Eolo di Sup (FISW) sarà impegnata nel Trofeo Coni che si svolgerà in Toscana, team guidato dal nostro istruttore federale Giuseppe Carboni”. 

Sergio Cantagalli, direttore sportivo OWC. “Auspichiamo che le previsioni meteo siano dalla nostra parte. Abbiamo già numerose iscrizioni per la Sinis Sup Marathon, ampiamente richiesta dagli amanti, sia pro che amatori dello stand up paddle. E poi attendiamo l’arrivo dei campioni del Wing Foil che raggiungeranno la Sardegna da tutta Italia la settimana prossima per garantire un grande spettacolo.”

Foto Luca Piana e Gloria Musa

Al via la 12^ edizione dell’Open Water Challenge

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Swim For Dolphins, la grande impresa a nuoto per i cetacei del Mediterraneo

Impresa mai tentata prima: 3 nuotatori Master FIN circumnavigheranno l’isola di Caprera – La Maddalena (SS) totalizzando 23 km per circa 8 ore di nuoto, il primo giorno utile dal 6-10 settembre
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⇒ I fondi raccolti saranno devoluti all’ass.ne SEA ME Sardinia Onlus per l’acquisto di un’imbarcazione per svolgere attività di ricerca, divulgazione e sensibilizzazione sui cetacei del Mar Mediterraneo.
⇒ L’evento conclusivo per incontrare le istituzioni, i partner e la cittadinanza si terrà il 10 settembre da Zi Antò, Punta Tegge – La Maddalena.

La Maddalena – Swim for Dolphins è una nuotata di beneficenza a favore dei cetacei del Mediterraneo. L’idea nasce dal desiderio di tre amici veneti, nuotatori Master FIN – Franscesco Baldan, Riccardo Tigli e Marco Schilirò – di aiutare l’associazione SEA ME Sardinia Onlus (SEA ME) – che si occupa dello studio, conservazione e divulgazione sulle balene e delfini del Mar Mediterraneo – ad acquisire una imbarcazione per poter svolgere attività di ricerca ed educazione ambientale sui cetacei. I nuotatori si sfideranno in un’impresa mai tentata prima: circumnavigare a nuoto l’isola di Caprera, La Maddalena (SS) – totalizzando approx. 23 km per circa 8 ore di nuoto consecutivo in acque libere. La manifestazione si svolgerà il primo giorno utile di bel tempo tra il 6 e il 10 settembre, con partenza a Cala Garibaldi ore 6:00.
I fondi raccolti saranno devoluti interamente a SEA ME per l’acquisto di un’imbarcazione che consentirá ai ricercatori di svolgere con costanza e autonomia attività di ricerca, divulgazione e sensibilizzazione sull’importanza della risorsa mare e in particolare sui cetacei nelle acque dell’arcipelago di La Maddalena e nelle Bocche di Bonifacio.

La manifestazione conta sul patrocinio di numerose istituzioni e enti regionali e locali quali: la Regione Sardegna, il Comune di La Maddalena, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, la Federazione Italiana Nuoto, il Centro Velico Caprera, Porto Rafael e molte altri.

L’appello al mondo delle imprese ha raccolto ottimi risultati. Lantech Longwave del Gruppo Zucchetti – azienda advisor che progetta gestisce e integra soluzioni e servizi tecnologici innovativi, sicuri e performanti – è stata la prima realtà che ha voluto sostenere l’iniziativa. Il Consorzio Puntaldia, ha scelto di contribuire al raggiungimento di questo obiettivo ambizioso organizzando inoltre un appuntamento divulgativo sui cetacei per i propri consorziati. Puntaldia è un consorzio esclusivo di rara bellezza, e rappresenta una scelta di qualità, privacy e sicurezza per i propri clienti.
Anche Sardinia DreamWedding, Evotek e la filiale di La Maddalena del Conad, hanno voluto dare un importante contributo alla causa.

Swim for Dolphins è inoltre gemellata con l’iniziativa “RigenerArte”, la prima mostra di arte diffusa ‘Cracking Art’ organizzata da Nhood nelle Gallerie Sardegna, la nuova insegna che identifica il network dei quattro centri commerciali Nhood dell’Isola, Olbia Mare – Olbia, I Fenicotteri – Santa Gilla/Cagliari, Porte di Sassari – Sassari e Marconi – Cagliari. Questa mostra, in cui l’arte incontra la sostenibilità, si fonda sull’idea che rigenerare la plastica e renderla arte significa sottrarla alla
dispersione nell’ambiente, donandole nuova vita. Gallerie Sardegna sostiene Swim for Dolphins dando cosi un contributo tangibile alla tutela e valorizzazione della risorsa mare, in linea con i valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente, che sono fondamentali per Nhood. (galleriesardegna.it)

I nuotatori saranno dotati di attrezzatura Arena e saranno scortati per tutta la durata della manifestazione da due gommoni messi a disposizione da due importanti realtà di La Maddalena:
Ass.ne Acque Libere e il Club Nautico di La Maddalena.

Infine, è prevista una cerimonia conclusiva dove gli atleti e i rappresentanti di SEA ME incontreranno le istituzioni e i partner che hanno sostenuto Swim for Dolphins, alla presenza della stampa, per ringraziare del loro prezioso supporto e aggiornare tutti sull’andamento della raccolta fondi e dei progetti futuri. L’evento, celebrativo e divulgativo, si terrà nella bellissima e storica location di Zi Antò a Punta
Tegge, messa a disposizione dai proprietari per l’occasione, dove gli ospiti potranno gustare specialità tipiche sarde donate da aziende locali (es. i formaggi di CAO Formaggi).

La campagna di raccolta fondi è ancora aperta: tutti possono donare a questo link
https://gofund.me/86560b8a

sito Sea Me Sardinia https://www.seame.it/
IG SEA ME Sardinia https://www.instagram.com/seame_sardinia/
FB SEA ME Sardinia https://www.facebook.com/seamesardinia/
IG Swim for Dolphins https://www.instagram.com/swim_for_dolphins/

@Credits Andrea Somaroli

Beach Tennis, i Campionati sardi a Torre Grande

Sabato 19 e Domenica 20 Giugno il Beach Tennis sardo torna in campo con i Campionati Sardi di Doppio Misto, Doppio Misto 4^ cat,. Doppio Maschile e Doppio Femminile Over 40, in aggiunta, un TPRA, il 19 si giocherà il DMX, invece il 20 il DM e DF. Inoltre, sempre domenica 20 giugno ci sarà anche un torneo FIT con la formula A+B.  La prima tappa FIT oristanese segna l’avvio di una stagione ricca e concentrata che si vivrà all’Eolo Beach Sports, sul lungomare di Torre Grande. 

Le giocatrici e i giocatori in campo saranno i tesserati delle diverse associazioni della Sardegna, in particolare Oristano, Cagliari, Pula, Capoterra. Nel fitto calendario dell’estate 2021 di Eolo Beach Sports, un altro Campionato Sardo, questa volta saranno gli assoluti di Doppio Maschile e Doppio Femminile, farà capolino dal 9 all’11 luglio 2021

Il clou si raggiungerà con l’edizione 2021 dell’Eolo Beach Contest Proxienergy che si svolgerà dal 30 luglio al 1° agosto, i giocatori provenienti da tutta la Sardegna e da altre regioni d’Italia ammonterà a 6.300 euro, uno tra i più alti del mondo beach tennistico italiano in questo momento. Si tratterà di un momento di grande importanza, infatti si terranno dirette tv e largo utilizzo dei canali social, per le aziende che supportano la grande squadra di Eolo Beach Tennis. Tutte le informazioni si possono trovare alla pagina Facebook @Eolo Beach Tennis Contest.

Nel fine settimana tra il 4 ed il 5 settembre si svolgeranno i Campionati Sardi Under in contemporanea agli Open DM, DF, DMX e un 4^ cat., DM, DF, DMX. 

“La stagione 2021 si appresta a partire forte del lavoro invernale sviluppato dallo staff tecnico di Eolo Beach Tennis diretto da Diego Fratini – spiega il Presidente Sebastiano Cau– che ha saputo dare una preziosa continuità all’attività del settore agonistico contribuendo in maniera concreta a rafforzare i numeri della nostra Associazione, che ha superato i 100 tesserati. Il lavoro costante dei tesserati e del team organizzatore porta l’associazione ad ospitare ogni anno eventi di grande rilievo regionale e nazionale. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Oristano per la grande attenzione ed il supporto alla promozione dello sport anche in periodi di grandi difficoltà generate dalla condizione di emergenza sanitaria.”

“In seguito al via libera per l’organizzazione di tornei e manifestazioni da parte del CONI e della Federazioni Italiana Tennis, partiamo con grande slancio verso la stagione 2021 che si preannuncia ricca e molto promettente” dichiara Diego Fratini, istruttore federale e a capo dell’organizzazione legata agli eventi del Beach Tennis targati Eolo. 

“Sono molto orgoglioso che la scelta della Federazione per lo svolgimento dei Campionati Sardi sia ricaduta proprio a Oristano, significa che il lavoro svolto negli anni è stato riconosciuto. Siamo ripartiti con la preparazione atletica e gli allenamenti del settore agonistico e amatoriale- conclude Diego Fratini- abbiamo un grande occhio di riguardo al settore Under, fiore all’occhiello della nostra associazione.”

Credits foto @Andrea Somaroli

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Si anima “Walking in the Sinis”, l’esposizione di Salvatore Fenu

C’è Nettuno, ci sono i Pirati alla deriva e c’è La Surfista. Sono solo alcuni dei quarantadue personaggi che dal 18 al 20 giugno prendono vita nelle installazioni dell’artista Salvatore Fenu, che ha scelto lo spazio di costa tra lo scivolo di Mandriola e Capo Mannu, nella marina di San Vero Milis, per esporre le proprie opere in “Walking in the Sinis. A journey into the sea waste art”. 

Il lavoro artistico di Salvatore Fenu ha un forte valore ambientale: a passeggio tra la macchia mediterranea ed il mare, il visitatore prende coscienza del grave problema dell’inquinamento dei nostri mari e dei nostri litorali. Infatti, le opere di Salvatore Fenu sono state realizzate con rifiuti portati dalle onde, plastiche che nel mare hanno vagato per mesi per poi concludere il proprio viaggio sulla sabbia delle spiagge del Sinis, in particolare a Is Arenas, Putzu Idu, Sa Rocca Tunda, Sa Mesa Longa. Occhi ed espressioni che narrano al visitatore il proprio viaggio nel Mediterraneo, trascinati dalle correnti. 

Salvatore Fenu ha deciso di vivere stabilmente nel Sinis fin dal 2001, ha scelto di lavorare a contatto con la natura. In “Walking in the Sinis” è tangibile la scelta di Fenu di lavorare a contatto con la natura, di fare propria l’arte povera e del riciclo creativo di matrice ideologica. “Persi o abbandonati come uomini alla deriva, gli objets trouvés riacquistano dignità in un nuovo ciclo di vita- spiega Flaminia Fanari, curatrice dell’esposizione insieme a Paolo Sirena- rinnovando l’equilibrio sociale tra forme organiche e inorganiche, e vedono nell’impronta green una possibilità di riscatto e nelle proprie imperfezioni il marchio originale di un’esperienza autentica, compiuta, perfetta”. 

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Bandiere Blu, qualità, accessibilità e servizi sui litorali in Sardegna

Nel 2021 in 14 spiagge e 10 porti della Sardegna sventolano le Bandiere Blu. Strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata, educazione ambientale, qualità delle acque, spiagge accessibili anche alle persone portatrici di disabilità: sono alcuni dei 32 criteri che devono soddisfare le località che ogni anno vengono insignite della Bandiera Blu della Fee. 

Il premio è assegnato da una Giuria nazionale di cui fanno parte i ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo. 

Quali sono le spiagge premiate nell’isola nel 2021? Quartu Sant’Elena, Bari Sardo, Tortolì, Torre Grande, Badesi, Aglientu, Palau, Castelsardo, La Maddalena, Santa Teresa Gallura, Trinità d’Agultu, Vignola.

Tra i porti turistici, i premi per le scelte di sostenibilità intrapres,  la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale, vanno a Cala Gavetta a La Maddalena, al Porto turistico comunale di Palau, al Porto di Santa Teresa Gallura, alla Marina dell’Orso di Poltu Quatu (Arzachena), al Porto Cervo Marina (Arzachena), alla Marina di Porto Rotondo (Olbia), alla Marina di Portisco (Olbia), al Porto Turistico di Castelsardo, alla Marina di Baunei e Santa Maria Navarrese insieme alla Marina di Capitana a Quartu. 

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Foto Instagram – Spiaggia di Vignola @ zizzone88

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Is Arutas, Maimoni, Mari Ermi, le tre sorelle di quarzo

Lungo la costa occidentale della Sardegna centrale, nel territorio di Cabras, si possono trascorrere giornate in cui i colori prevalenti che vi circonderanno saranno l’azzurro ed il blu del mare, il bianco della sabbia di quarzo e il dorato dei campi che circondano tre spiagge incantate nel Sinis. Mete ideali se si vuol staccare dalla routine fatta di troppa tecnologia, troppa città e se si vuol vivere il mare così come madre natura lo ha creato, in cui gli unici servizi essenziali sono svolti dalla presenza di due chioschi bar per spiaggia. 

Si tratta di mete ambite per i frequentatori della costa oristanese, imperdibili tappe per poter ammirare i chicchi di quarzo, ci si può divertire a guardare da vicino quanti colori si nascondano in mezzo a tutto quel bianco, o per praticare lo snorkeling: potreste trovarvi a tu per tu con pesciolini che saltano fuori da immense praterie di posidonia, qualche razza, polpi, murene. E’ bene ricordare sempre che vi troverete all’interno dell’Area Marina Protetta Sinis Mal di Ventre, gli animali e la natura circostante sono tutelati da rigide regole, non improvvisatevi pescatori dell’ultimo minuto o non pensate di mettere in borsa un po’ di sabbia: soprattutto quest’ultima pratica è vietata e sanzionata.

Cosa distingue Is Arutas da Maimoni e Mari Ermi? Il litorale di Is Arutas è composto da spiagge relativamente ampie, frastagliate da rocce e piccoli promontori di arenaria, ciascuna di queste spiagge può prendere nomi diversi: S’Archeddu e sa canna, Su Crastu Biancu, Su Bardoni, solo per citarne alcune. I litorali di Maimoni e Mari Ermi sono più estesi, la presenza delle rocce è meno presente ma sia le spiagge che i fondali sono simili a quello di Is Arutas. 

A fine giornata il sole si tuffa a picco nel mare, i tramonti nel Sinis sono sempre diversi, e quasi sempre si può ammirare il profilo dell’Isola di Malu Entu (isola del cattivo vento), in italiano erroneamente chiamata “Isola di Mal di Ventre”.

La macchia mediterranea mista alla salsedine regala una piacevole fragranza che mai dimenticherete, nel mese di agosto non sarà difficile ammirare i gigli spuntare dalla sabbia, nascono spontanei e sono protetti. Come non sarà difficile trovare le spiagge ricoperte di posidonia. Non storcete il naso, la posidonia indica l’ottimo stato di salute del mare, il suo spiaggiamento è frequente in seguito alle mareggiate, e abbiamo chiesto ad una biologa marina di spiegarci i motivi per cui la posidonia è fondamentale per la vita del mare, qui l’articolo

I parcheggi nel Sinis sono a pagamento, per raggiungere le spiagge ci sono comode passelle, nel 2020 i litorali furono dotati di sedie job per garantire anche alle persone con disabilità di godere di lunghe giornate al mare con praticità.

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Posidonia, perché è importante per il Mediterraneo

Difesa e tutelata dal mondo scientifico, considerata una “alga fastidiosa” da alcuni turisti, la Posidonia oceanica con l’arrivo dell’estate diventa la protagonista di innumerevoli dibattiti.  L’articolo che state per leggere è stato scritto dalla dott.ssa Valeria Andreotti, biologa marina che ci spiega perché la Posidonia è così importante per la salute del mare.

 

In realtà la Posidonia oceanica, non è un’alga, ma una pianta marina endemica del Mediterraneo, che si è evoluta circa 100 milioni di anni fa. Quando incontra le condizioni ambientali favorevoli, colonizza ampie aree formando distese verdi dette praterie che si estendono fino a 40 metri di profondità in acque limpide. Come le piante terrestri, la Posidonia ha le radici, un fusto rizomatoso e foglie lunghe fino ad un metro ed unite in ciuffi. In autunno avviene la fioritura, e in primavera produce i frutti galleggianti detti volgarmente “olive di mare”. Come molte piante anche la Posidonia in autunno perde le foglie più esterne, che si depositano lungo le coste.

La Posidonia riveste un’enorme importanza ecologica, funge da nursery e da habitat per molte specie animali, libera nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni m2 di prateria, consolida il fondale e agisce da barriera che smorza la forza delle correnti e delle onde aiutando a prevenire l’erosione costiera. Inoltre, i fusti modificati (rizomi) nel loro sviluppo in verticale determinano un innalzamento del fondale, dando origine alle cosiddette “matte” delle formazioni a terrazzo, costituite dall’intreccio di rizomi e radici e dal sedimento intrappolato. Questa struttura, ha un ruolo molto importante nella stabilizzazione dei fondali, rallenta inoltre l’idrodinamismo, proteggendo così le coste dall’erosione.  Le praterie di Posidonia sono però delle comunità fragili e molto delicate, e la loro localizzazione in prossimità della costa, le espone ai danni prodotti dall’antropizzazione. Si sta assistendo ad una progressiva regressione delle praterie, e tra le principali cause di degrado vi sono l’inquinamento, la costruzione di opere costiere, la pesca a strascico, gli ancoraggi delle imbarcazioni e la presenza di specie “aliene”.

 

Banquettes di Posidonia, Spiaggia di Maimoi, Cabras

Un ruolo molto importante rivestono anche le foglie di Posidonia che stagionalmente si spiaggiano lungo gli arenili formando accumuli che possono arrivare ad alcuni metri di altezza, le cosiddette “banquette”. Queste strutture, proteggono le coste dall’erosione assorbendo l’energia del moto ondoso. La presenza delle banquette, infatti, determina un avanzamento della linea di riva e dissipano l’energia delle onde, altrimenti scaricata direttamente sulla spiaggia. Le banquettes possono rappresentare però un danno economico, poiché la presenza del fogliame sulla spiaggia scoraggia la presenza di turisti, un problema limitato alle zone di litorale comunemente frequentate durante la stagione estiva. Conseguentemente vi è la richiesta alle amministrazioni locali, da parte degli operatori turistici, di rimuovere la Posidonia spiaggiata per “pulire” le spiagge e renderle più gradevoli. Le banquette sono composte da foglie e sabbia in quantità variabili, con la loro rimozione, si andrebbe a rimuovere quindi della sabbia, incidendo in questo modo sul bilancio sedimentario delle spiagge. Inoltre, si andrebbe a privare la spiaggia della protezione che le banquette compiono contro fenomeno di erosione costiera.

È fondamentale agire sulla percezione negativa della posidonia spiaggiata con opportune azioni di sensibilizzazione. Per porre rimedio ai danni causati da azioni dirette o indirette dell’uomo, e tutelare le praterie ancora intatte, sono condotti vari progetti di ricerca e studi a livello nazionale ed internazionale, con lo scopo di proteggere, e ripristinare le praterie a rischio. Non va dimenticato però, che le prime azioni di conservazione e tutela derivano proprio dai nostri singoli comportamenti.

Spiaggia del Lazzaretto

Torre del Lazzaretto, la cala dal fascino seicentesco ad Alghero

Chi attraversa la Sardegna durante le vacanze estive si sarà certamente reso conto che è molto frequente poter sostare in spiagge con radici legate alla storia e alla cultura. Accade questo ad Alghero, quando si nuota nelle acque antistanti la Torre del Lazzaretto. La torre fu fortificata nel 1580 per l’uso di tre cannoniere con l’intento di proteggere la costa dalle incursioni barbaresche, il diametro misura 19 metri e fu realizzata utilizzando la pietra calcarea presente nella zona. 

Nel 1999, la Torre del Lazzaretto fu la grande protagonista dello spot Barilla “Un mare d’amore”. Inoltre, dagli algheresi e dai sassaresi la località viene indicata con il nome di “Cala dell’Olandese”.  Oggi la Torre del Lazzaretto, da cui prende il nome la spiaggia è diventata meta di numerosi turisti. Le due spiagge a ridosso della fortificazione sono piuttosto piccole, circondate dalla macchia mediterranea, ricoperte di sabbia dorata e qualche scoglio. Il fondale è basso e adatto agli amanti dello snorkeling, talvolta basta avere in borsa un paio di occhialini per poter godere delle acque turchesi, della semplice bellezza di questi luoghi e dei suoi abitanti. 

Foto Instagram: @ Pedalando in Sardegna

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