Ammirare il tramonto dalla Torre de su Pedrusemmini (del prezzemolo) è una delle esperienze che Cagliari può regalare. Attraversando il borgo Sant’Elia, costeggiando il Lazzaretto e il Parco degli Anelli ricco di erbe mediterranee, alla fine di una strada sterrata si erge la Torre conosciuta anche con il nome di Cala Bernat o “San Bernardo”, toponimo che deriva dall’epoca spagnola ma che ha subito numerose modifiche, variando anche in “Santo Stefano” o “de la Prajola”.
Da quanto emerge dai cenni storici, la piccola torre potrebbe essere stata edificata nel 1578 e faceva parte di una fitta rete di fortificazioni per proteggere le coste dalle incursioni esterne, era una torre di avvistamento con una portata ottica di circa 20 km. A pochi chilometri erano state erette le torri di Sant’Elia, Calamosca e Cala Fighera.
Ad un certo punto della sua storia, la Torre fu abbandonata e questo accadde sul finire del 1700 in seguito ad un attacco francese che fu sventato dalla strategia di difesa dell’ingegnere Loreenzo, che fece predisporre una batteria di cannoni nei pressi della torre, evitando così lo sbarco dei nemici nella piccola cala che si trova proprio a pochi metri dalla Torre de Su Pedrusemmini.